Madre e figlio: lasciar andare

Quando si diventa mamme, si crea un legame così profondo con il proprio figlio che ci si trova quasi in difficoltà nel controllare/gestire il turbine di emozioni che si provano.

È proprio qui che il lasciar andare è la cosa migliore da fare: mollare la presa, tirare gli ormeggi in barca e lasciarsi trasportare verso orizzonti inesplorati, ad occhi chiusi con estrema fiducia.

Man mano che passa il tempo, le esigenze del bambino cambiano e con esse quelle  della famiglia.

Noi mamme ci troviamo timorose nel riprendere la nostra vita di prima, perché in qualche modo percepiamo come una sorta di abbandono del ruolo di madre, e del figlio stesso.


Dopo settimane, mesi e forse anni di cure, ci rendiamo conto che il momento di rientrare al lavoro è dietro l’angolo: dobbiamo affidare il nostro bambino (il nostro cuore vivente) alle cure di qualcun altro, e questo ci disorienta e ci fa percepire una sensazione di perdita.

Avvertiamo come una sensazione di abbandono: “sto abbandonando mio figlio per rientrare al lavoro” come se, il tempo passato al di fuori dell’orario di lavoro non costasse nulla.

Forse c’è da chiedersi se siamo noi a sentirci spaesate, sole e inutili, un po’ come se stessimo perdendo il ruolo di madre.

Vi posso dire con certezza che madri si diventa e tali si rimarrà tutta la vita: vostro figlio avrà sempre bisogno di voi, anche in età adulta. Certamente ogni età avrà un bisogno diverso, ma la mamma  rimarrà sempre un grande punto di riferimento.

Amate i vostri figli incondizionamente, senza pretese, e amatevi voi pensando di essere la mamma giusta per il vostro bambino, perché è la verità.

Il tempo passato con loro, con presenza fisica, mentale e con l’intenzione di creare un legame sicuro e speciale, non si misura sulle lancette di un orologio, ma in sensazioni di soddisfazione, di ben-essere e di serenità.

Un bambino ha bisogno di sentirsi al sicuro, curato, amato, abbracciato, coccolato, accompagnato con stabilità e fiducia nelle azioni di tutti giorni ma ciò non vuol dire passare con lui 20 ore al giorno … ne bastano molte meno.


Abbiate fiducia in voi e nel vostro bambino. Farete senz’altro la cosa giusta per entrambi.

Scrivetemi per condividere i vostri pensieri.

Un abbraccio

Silvia

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