Nutrimento ed emozioni

Cos’è il nutrimento per il bambino? E perché le mamme talvolta lo vivono con ansia?

Generalmente, quando sentiamo parlare di nutrimento, pensiamo solamente al cibo ed all’atto meccanico del mangiare, senza tenere conto di tutta la sfera emotiva che esso rappresenta.

L’educazione al cibo ha bisogno di tempo e pazienza, come ogni buon rapporto di amicizia.

Il ruolo dell’adulto è di fondamentale importanza, per alimentare il più possibile la curiosità nel bambino, affinché s’instauri un buon legame con il cibo ed il nutrimento sotto ogni aspetto.

Il nutrimento è prima di tutto esperienza, e come tale passa dapprima dal corpo a livello visivo, tattile, uditivo, olfattivo e gustativo alimentando contemporaneamente la parte emotiva.

Quanto più la parte emotiva e sensoriale sono soddisfatte, tanto più il processo sembrerà naturale.

Come fare in modo che questo accada? Che funzione hanno l’ascolto di se stesse e la propria esperienza?

Ci vuole attenzione, cura da parte dell’adulto, per alimentare il più possibile la curiosità nel bambino affinché s’instauri un buon legame con l’azione del mangiare.

Si, perché nel momento in cui comincia lo svezzamento, è utile parlare di esperienza sensoriale. In quel momento il bambino è molto più interessato a sperimentare e sviluppare tutti i sensi, piuttosto che soddisfare una sensazione di fame.

E’ qui che entrano in gioco le preoccupazioni dei genitori. Quante volte ho sentito i miei genitori: ”Silvia, aiutami tu .. il mio bambino non MI mangia!”

Piccola considerazione: tutti i bambini sono diversi e dopo i primi 6 mesi di vita l’interesse per la sperimentazione è molto forte.

Quindi non demoralizzatevi se il bambino passa da un mega super interesse iniziale per il cibo, ad un rifiuto totale e desiderio di ritornare al seno o al biberon: è tutto normale. Ha soddisfatto il tatto, l’olfatto, la vista, ed il gusto ed ora vuole tornare alle origini per ritrovare quella sicurezza che lo fa sentire tanto bene.

Ma sarà solamente un passaggio … voi continuate a metterlo a tavola con voi ed a servire nel vostro piatto, pietanze invitanti all’occhio, con il permesso di farlo esplorare con le mani, vedrete che giorno dopo giorno, la sua curiosità ritornerà ed in men che non si dica, vi ritroverete un piccolo lupetto desideroso di riempire il pancino oltre che sperimentare.

Nel prossimo articolo, scriverò un piccolo vademecum da tenere in considerazione, prima di cominciare lo svezzamento.

Seguitemi!

Per qualsiasi chiarimento, confronto, o aiuto, non esitare a contattarmi.
Sarò felice di aiutarti in questo percorso.

Troverai tutti i miei contatti qui.

A presto

Silvia

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