Rientro al lavoro dopo la maternità

Quando si sceglie di prendersi del tempo per se e/ocper rientrare al lavoro, è possibile che ci si trovi a fare i conti con il senso di colpa.

Ci tengo a dirvi una cosa: nessuna meglio di voi è in grado di valutare le scelte più giuste per il vostro bambino, per voi e per la vostra famiglia.

Quando si rientra al lavoro, è normale trovarsi a gestire emozioni spesso in contrasto tra loro: si passa dal pensare a “oddio cosa sto facendo” al “sicuramente il mio bambino starà bene”. In ogni caso so che saprete scegliere la situazione più adeguata per il voi.

Ovviamente bisogna valutare tutta una serie di aspetti: quello economico, organizzativo, se ci sono altri figli, se si hanno aiuti vicini ecc.

Prendetevi il tempo necessario per valutare al meglio ogni situazione: quella che vi da più serenità in quel momento, è senz’altro la più giusta.

Se sceglierete una struttura, parlate con le educatrici, confrontatevi con loro e chiarite i vari dubbi: meglio chiedere una cosa in più che rimanere con il dubbio. Qualcuna invece potrà optare per una babysitter o i nonni.

Io consiglio sempre di inserire il bambino in un contesto alla sua misura, dove poter essere bambino e imparare molto rispettando le sue tappe evolutive.

Una volta presa la decisione definitiva, sarà senz’altro più semplice anche per voi vivere, e far vivere al bambino, il distacco con maggiore serenità.

Una volta fatta la scelta, prendetevi più tempo del necessario. Mi spiego:

se per un ambientamento possono servire due settimane, voi, se potete, fate in modo di averne 4 / 6 a disposizione, per avere la possibilità di organizzare l’ambientamento in un tempo più lungo.

Così facendo vi date la possibilità di abituarvi più dolcemente al distacco.

E’ importante sapere che rientrare al lavoro, o prendersi del tempo per se, non significa rinunciare al ruolo materno, ma solo delegare per qualche ora, l’accudimento del bambino ad una persona di fiducia.

La mamma rimanete sempre voi!

E anche quando non siete presenti fisicamente, ci sarà qualcuno scelto da voi che si occuperà di lui che risponderà a tutte le vostre domande quando tornerete a prenderlo.

Sappiamo tutte che il bambino, nel primo periodo di allontanamento dalla mamma, potrà piangere e se non avverrà subito, potrebbe succedere dopo.

E’ un passaggio naturale, oserei dire fisiologico. Ma i bambini hanno grandi capacità adattive, quindi si riprenderà presto per poter esplorare il mondo da prospettive diverse e nuove.

Bisogna poi considerare che ora abbiamo nuovi ritmi ed è corretto accettare i cambiamenti con serenità e cercate di delegare altre persone nello svolgimento di qualche compito, proprio perché ora non siete più sempre presenti in casa.

In ultima battuta, mi sento di sottolineare l’importanza della routine quotidiana.

Più gli avvenimenti sono prevedibili, più il bambino si sente al sicuro e sa per certo che dopo una certa cosa, la mamma ritornerà.

Salutate sempre il piccolo prima di uscire, rimanendo fiduciose del fatto che le persone che si prendono cura di lui, sapranno consolarlo adeguatamente.

Al nido o presso un’educatrice domiciliare per esempio, il tempo viene scandito in modo strutturato, per cui il bambino impara che la mamma viene a prenderlo dopo la pappa o dopo la nanna.

Una volta ricongiunti, dedicate un tempo esclusivo al vostro bambino: coccolatelo, abbracciatelo, fate in modo che il piacere di ritrovarsi sia per entrambi motivo di gioia e di conforto.

Con questo articolo voglio invitarti ad ascoltarti, a stare sul tuo sentito, ed a rispettarlo: fai solo quello che senti sia giusto per te e per il tuo bambino.

E se hai necessità di far chiarezza, scrivimi: sarò felice di aiutarti a trovare la strada giusta per te.

Un abbraccio

Silvia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *