Attesa o azione?

Aspetti a cambiare lavoro, aspetti a cambiare amicizie, aspetti nel prendere una decisione per paura di deludere qualcuno o di trovarti dinnanzi a spazi inesplorati …

… hai mai provato a scegliere ed agire per te stessə?

Hai mai sentito quella scarica di libertà nel dire “adesso scelgo per me, anche se non piacerà a nessuno, anche se tremeranno le gambe”?

È roba da stomaci forti, da corpi centrati, da chi ha voglia di sperimentare cosa vuol dire davvero prendere in mano le redini della propria vita.

E no, non servono eventi straordinari per farlo.

Non serve mollare tutto e partire per l’Asia (a meno che tu non lo voglia davvero).

Si può iniziare dalle piccole cose.

Tipo:

→ oggi cosa cucino in base a ciò che piace a me, e non solo per accontentare tutti?

→ oggi rispondo “no” a quella richiesta che non mi va, anche se so che l’altra persona si aspetta un “sì”

→ oggi vado a dormire presto perché il mio corpo lo chiede, anche se “ci sarebbe da fare”

→ oggi farò quella chiamata anche se la sento scomoda.

Mi spiego meglio…

Ogni volta che scegliamo aspettando l’approvazione di qualcun altro, stiamo cedendo un pezzetto di potere.

Ogni volta che non scegliamo affatto, ma lasciamo che siano gli altri o le circostanze a decidere per noi, ci allontaniamo da noi stessi.

E quando questo succede troppe volte e troppo a lungo… si crea quel senso di insoddisfazione sotterranea, quel malessere silenzioso che non ha un nome preciso, ma che si sente tutto. È come quando perdi l’orientamento .. e poi perché far scegliere gli altri? Spesso lo si fa per una mancanza di autostima e fiducia in se stessi “se decido io poi non mi vogliono più o mi giudicano” o ancora “ok deciso io .. ma se poi sbaglio?”

Ti è familiare?

E se oggi scegliessi anche solo una cosa… solo una… che sia vera per te, anche se ti tremano le mani?

Che energia, spazio, consapevolezza e scelta puoi essere per riconoscere ciò che vuoi davvero, senza più giudicarlo e giudicarti?

Quante bugie ti stai raccontando per non scegliere oltre il giudizio?

Non c’è bisogno di sapere già tutto.

Non c’è bisogno di avere il piano perfetto.

C’è solo bisogno di presenza in sé stessi, di onestà, coerenza e forse di un pizzico di coraggio.

Perché quando inizi ad agire da quello spazio lì, accade qualcosa di incredibile:

la tua vita inizia a risponderti. E lo senti nel corpo, lo vedi con gli occhi e lo percepisci con il tuo sentire.

Comincia da te e scegli partendo da chi sei, non da chi gli altri vogliono che tu sia.

Ora è il momento.

Ti aspetto in studio o online.

Con stima

Silvia

La responsabilità delle proprie scelte con esercizio di Mindfulness

Cosa vuol dire per te prenderti la responsabilità delle tue azioni?

È importante riconoscere che siamo noi gli artefici delle nostre scelte e che ogni decisione ha delle conseguenze. Ciò è un grande atto d’amore fatto, in primis, verso di noi. Questo atto di consapevolezza non solo ci permette di crescere, ma ci libera dal vittimismo e ci aiuta a sviluppare una maggiore fiducia in noi stessi. Ci aiuta ad allenarci per divenire sempre più integri e consapevoli in ogni istante della nostra vita.

Spesso, ci ritroviamo a prendere decisioni non dettate dal nostro vero sentire, ma da influenze esterne: aspettative familiari, pressioni sociali, paure, credenze limitanti.

Per distinguere tra una scelta autentica e una dettata da fattori esterni, è essenziale imparare ad ascoltare il nostro corpo. Ogni emozione si manifesta a livello somatico: una decisione autentica può portare un senso di espansione e leggerezza, mentre una scelta imposta genera tensione, pesantezza o disagio.

Un aspetto fondamentale della crescita personale è coltivare questa consapevolezza corporea. Quando impariamo a riconoscere i segnali del nostro corpo, possiamo prendere decisioni più allineate con il nostro benessere e il nostro percorso di vita. Questo significa anche accettare che alcune scelte richiedono coraggio e che il cammino autentico potrebbe risultare scomodo, ma senz’altro ci può condurre verso una sempre più presente una crescita reale.

Vi do ora un breve esercizio di Mindfulness per riconnettervi al vostro nucleo.

Esercizio di Mindfulness:

1. Trova un posto tranquillo e siediti comodamente.

2. Chiudi gli occhi e porta l’attenzione al respiro, senza modificarlo. Nota semplicemente il ventre che si alza e si abbassa ad ogni inspirazione e ad ogni espirazione.

3. Porta alla mente una decisione che devi prendere o che hai preso di recente.

4. Osserva cosa accade nel tuo corpo: ci sono tensioni? Senti espansione o chiusura? Il respiro è fluido o bloccato?

5. Rimani in ascolto per qualche minuto, senza giudicare ciò che emerge.

6. Quando ti senti pronto, riapri gli occhi e rifletti su ciò che hai percepito.

Prendersi la responsabilità della propria vita significa anche concedersi il tempo di ascoltarsi profondamente, di regalarsi spazi autentici di riflessione e di stare da soli con il proprio se, staccando la spina dal mondo esterno, imparando a distinguere ciò che è un vero contributo per noi, da ciò che invece ci allontana.

Con affetto e gratitudine

Silvia

Adolescenza senza panico?

Si! E’ possibile!

Nella diretta di oggi ho raggruppato qualche informazione sui bisogni degli adolescenti e di come noi genitori, possiamo essere un contributo per e nelle loro vite.

Ci sono molte cose da tenere presenti: le oscillazioni ormonali, l’immaturità della corteccia pre-frontale, il nostro vissuto, il come siamo noi, il come sono loro e molte altre cose.

L’importanza nella relazione tra genitore e figlio è il trovare un punto d’incontro, un bilanciamento tra i due mondi e, prima di tutto, riconoscere il ruolo che si ricopre e l’importanza di esso!

Ci sono alcune regole molto efficaci e di facile comprensione ed utilizzo, che si possono attuare per fare in modo che questa fase di vita diventi una ricchezza e venga percepita come tale e non come una “punizione”.

Ricordatevi che gli adolescenti parlano .. e tanto anche! E desiderano farlo! Impegnatevi a fare strada dentro di voi per creare spazio al dialogo ed al confronto.

Prendete consapevolezza che avete sempre il potere di scegliere e di accettare le cose come vengono e come sono: ciò non vuol dire fregarsene o smettere di essere un genitore autorevole. Significa semplicemente mollare il controllo della situazione e chiedersi la motivazione che ci spinge a voler a tutti i costi che le cose vadano come NOI genitori abbiamo deciso che debbano andare.

Bisogna parlare, confrontarsi e spogliarsi dai propri timori.

Abbiate fiducia in questi ragazzi. Siate un faro per loro ma senza invadenza. Stringete i denti ed, a piccoli passi, fate in modo che riescano a spiegare le ali il più possibile.

Colgo l’occasione per invitarvi ad uno zoom gratuito aperto a tutti il giorno 4 settembre alle 20.30, dove parleremo di educazione a 360 gradi.

Ora vi lascio il link della diretta di Adolescenza senza panico!

https://fb.watch/mIzLYuudn_/

Buona visione e buon ascolto!

Un abbraccio

Silvia

Che tipo di educatore sei?

Tempo fa è partito il mio progetto Educarsi per educare, un percorso nato come un vero e proprio laboratorio emozionale genitoriale, atto a creare nuove connessioni interne, cosi da potersi sintonizzare al meglio con il proprio SE interiore facendo crollare uno ad uno tutti i bias cognitivi creati negli anni.

Quante volte vi sarete chiesti ma perché questa cosa non riesco a farla? Perché mio figlio non mi ascolta? Da dove verrà il problema? Dove sbaglio?

In questo nostro e personale spazio dedicato principalmente a voi genitori ed educatori, ci potremmo confrontare su molti aspetti emozionali ed educativi (di adulti e bambini).


Vi darò strumenti pratici e concreti per trovare la giusta direzione da prendere e regalarvi quindi benefici tangibili per proseguire finalmente in armonia nella vita personale e familiare.

Il corso si può frequentare online o in presenza .. a voi la scelta! Scrivetemi un whataspp direttamente da questo sito. Troverete l’icona qui sotto.

Un abbraccio

Silvia