Adolescenza senza panico?

Si! E’ possibile!

Nella diretta di oggi ho raggruppato qualche informazione sui bisogni degli adolescenti e di come noi genitori, possiamo essere un contributo per e nelle loro vite.

Ci sono molte cose da tenere presenti: le oscillazioni ormonali, l’immaturità della corteccia pre-frontale, il nostro vissuto, il come siamo noi, il come sono loro e molte altre cose.

L’importanza nella relazione tra genitore e figlio è il trovare un punto d’incontro, un bilanciamento tra i due mondi e, prima di tutto, riconoscere il ruolo che si ricopre e l’importanza di esso!

Ci sono alcune regole molto efficaci e di facile comprensione ed utilizzo, che si possono attuare per fare in modo che questa fase di vita diventi una ricchezza e venga percepita come tale e non come una “punizione”.

Ricordatevi che gli adolescenti parlano .. e tanto anche! E desiderano farlo! Impegnatevi a fare strada dentro di voi per creare spazio al dialogo ed al confronto.

Prendete consapevolezza che avete sempre il potere di scegliere e di accettare le cose come vengono e come sono: ciò non vuol dire fregarsene o smettere di essere un genitore autorevole. Significa semplicemente mollare il controllo della situazione e chiedersi la motivazione che ci spinge a voler a tutti i costi che le cose vadano come NOI genitori abbiamo deciso che debbano andare.

Bisogna parlare, confrontarsi e spogliarsi dai propri timori.

Abbiate fiducia in questi ragazzi. Siate un faro per loro ma senza invadenza. Stringete i denti ed, a piccoli passi, fate in modo che riescano a spiegare le ali il più possibile.

Colgo l’occasione per invitarvi ad uno zoom gratuito aperto a tutti il giorno 4 settembre alle 20.30, dove parleremo di educazione a 360 gradi.

Ora vi lascio il link della diretta di Adolescenza senza panico!

https://fb.watch/mIzLYuudn_/

Buona visione e buon ascolto!

Un abbraccio

Silvia

Attila? Nono … è mio figlio di 2 anni :/

Cari genitori, che dire di questo meraviglioso periodo evolutivo del bambino? Si … lo so che tanti di voi hanno sgranato gli occhi leggendo l’aggettivo “meraviglioso” … ma dovete sapere che il bambino, attorno ai due anni, comincia la costruzione della sua identità, formando un’immagine di sé che è distaccata dall’adulto, mettendo in pratica, anche grazie allo sviluppo del linguaggio, il suo potere decisionale.

È il periodo più temuto dai genitori perché, la risposta più amata dal bambino sarà la parola NO.

Si lo so. Vi vedo in quei momenti, e vi capisco. Voi cercate collaborazione e di tutta risposta, vi sentite dire continuamente NO e, in automatico, tendete a percepire il tutto come una sfida ed una continua ribellione.

Chiariamo subito una cosa: ogni momento di vita è evolutivo e, il bambino di 2 anni è puramente istintivo, non avverte ancora la sensazione di pericolo e va avanti come un treno, noncurante delle conseguenze.

E’ l’adulto che ci deve mettere buonsenso in ogni scelta che fa o in ogni cosa che dice: tenete sempre presente che siete e sarete sempre un esempio per i vostri figli e, di conseguenza, quando diventeranno adulti, agendo in base al vostro modello educativo.

Vi siete mai chiesti perché le ribellioni vi provocano sentimenti di rabbia e/o paura? È importante lavorare su se stessi cercando di avere, per quanto sia possibile, un distacco emotivo onde evitare di interagire con loro in tutta risposta istintiva pescando da vecchi modelli nei quali siete stati educati voi, invece che far intervenire la ragione.

È importante essere un faro nel buio dei nostri bambini. Sono nati con grandi capacità di apprendimento, ma devono essere accompagnati nel loro percorso evolutivo. I cuccioli di giraffa imparano a camminare un’ora dopo la nascita mentre i nostri figli impiegano tra i 10 mesi e più prima di camminare.

È importantissimo costruire delle basi solide e sicure ai nostri bambini, soprattutto nei primi anni di vita.

 Se li fate crescere in un ambiente ricco di privazioni limitazioni e urla, secondo voi, da chi andranno quando si sentiranno smarriti o bisognosi di un consiglio? Da chi gli ha trasmesso sicurezza e fiducia o da chi li ha fatti sentire inadatti?

Ai genitori che si rivolgono a me, consiglio sempre di seguire il proprio istinto, il proprio sentito e capire come mai diamo delle limitazioni: sono nostre derivanti dall’educazione che abbiamo avuto, o c’è veramente una situazione di pericolo dove dobbiamo intervenire?

Io stessa come mamma mi sono osservata ed ascoltata molte volte per capire se la strada che stavo percorrendo era per il bene del bambino o per mettere a tacere un mio bisogno.

Quindi, care mamme e cari papà, il mio intento è solo quello di sensibilizzarvi all’ascolto profondo di voi stessi, e osservare con consapevolezza i sentimenti che emergono dentro di voi e le situazioni nelle quali vi trovate.

Vi invito a leggere i temi che vengono affrontati negli incontri di Educarsi per Educare che organizzo mensilmente, sia in presenza che online.

Un abbraccio

Silvia

Che tipo di educatore sei?

Tempo fa è partito il mio progetto Educarsi per educare, un percorso nato come un vero e proprio laboratorio emozionale genitoriale, atto a creare nuove connessioni interne, cosi da potersi sintonizzare al meglio con il proprio SE interiore facendo crollare uno ad uno tutti i bias cognitivi creati negli anni.

Quante volte vi sarete chiesti ma perché questa cosa non riesco a farla? Perché mio figlio non mi ascolta? Da dove verrà il problema? Dove sbaglio?

In questo nostro e personale spazio dedicato principalmente a voi genitori ed educatori, ci potremmo confrontare su molti aspetti emozionali ed educativi (di adulti e bambini).


Vi darò strumenti pratici e concreti per trovare la giusta direzione da prendere e regalarvi quindi benefici tangibili per proseguire finalmente in armonia nella vita personale e familiare.

Il corso si può frequentare online o in presenza .. a voi la scelta! Scrivetemi un whataspp direttamente da questo sito. Troverete l’icona qui sotto.

Un abbraccio

Silvia