Qualche giorno fa è venuta da me Luisa confidandomi di trovarsi in difficoltà, giorno dopo giorno, a gestire “la giornata”.
Domanda dopo domanda è emerso che, in realtà, lei possedeva tutte le capacità per poter gestire la quotidianità, ma non sfruttava al meglio il tempo a disposizione.
Perdeva tempo a fare cose che non servivano a portare a termine ciò che era necessario fare in quel momento (ad es., guardava spesso il cellulare, stava sui social, guardava la tv, leggeva).
Sfuggiva dalla realtà, dalle sue responsabilità, rifugiandosi in un mondo fittizio.
Alla fine della giornata si sentiva ovviamente sfinita e frustrata per aver investito così tanta energia in attività inconcludenti!
Luisa aveva bisogno di andare in profondità e capire la motivazione che la spingeva a stare solo in superficie, continuando ad attivare una serie di comportamenti che l’allontanavano dalla realtà che la circondava.
Dopo averle dato delle strategie per “ripulire” la sua giornata dal superfluo, le ha diligentemente applicate e, negli incontri successivi, è emerso ciò che stava dietro a questo atteggiamento.
Luisa aveva bisogno di guardare con oggettività ciò che la circondava, per accorgersi della direzione che realmente voleva prendere, senza sfuggire dalla realtà ma, anzi, trovando in essa dei punti di forza.
Che soddisfazione quando all’ultimo incontro è venuta da me sorridendo, con atteggiamento rilassato, felice di aver capito finalmente ciò che voleva fare!
Questo è il Resonance, un metodo vincente e duraturo nel tempo, per far maggior chiarezza dentro di te, e prendere finalmente delle scelte consapevoli.
Per info e domande, scrivimi!! Troverai i miei riferimenti nella sezione contatti.
Sarò felice di poterti aiutare e trovare un percorso adatto alle tue esigenze.
L’intuizione dice alla mente pensante dove guardare per il passo successivo. (Jonas Salk)
Talvolta succede che mi arrivino clienti che, oltre a non sapere come lavorare per raggiungere i loro obiettivi, non sono nemmeno sicuri che, gli stessi, siano voluti da loro o da altri.
Succede spesso che le influenze esterne, possano indirizzare le “vostre” volontà verso altri orizzonti, per poi rendervi conto che ciò che veramente volevate, era tutt’altro.
E’ chiaro che il mio ruolo non è quello di decidere per voi, ma quello di guida per fare chiarezza dentro di voi e capire quali siano i vostri reali obiettivi che meritano attenzione.
Tutte le volte che vedo quella scintilla di sorpresa negli occhi e nel viso della persona che si rivolge a me, capisco che sto facendo bene il mio lavoro e, credetemi, anche per me è una vera soddisfazione.
Capito ciò che vuoi, puoi decidere finalmente di partire da qui ed iniziare ad implementare le tue conoscenze, ancor prima di essere influenzato dall’esterno, perché sarai tu per primo a raccogliere le informazioni che ti serviranno.
L’intuito si materializza in una mente libera di pensare e di generare risultati reali! E quando questo accade, ti senti di avere un’energia ed una chiarezza interiore mai provata prima.
Scegli di vivere la tua vita senza paura e con integrità.
Troverai i miei riferimenti nella sezione contatti. Scrivimi! Sarò felice di poterti guidare in questo processo trasformativo.
Chi mi conosce lo sa. Non ricopro il ruolo di psicologa, e men che meno di quelle motivatrici che ti guarda e ti dice: ”Se ci credi forte puoi fare tutto ciò che desideri!”
Se sei appena capitato sulla mia pagina, t’invito a leggere i miei post precedenti per capire cosa faccio e come.
Da molti anni mi occupo di educazione infantile (0-3 anni) e di consulenza genitoriale e, nel tempo, ho ampliato il campo alla consulenza personale trattando diverse tematiche di vita concentrandomi sulle capacità che ognuno di noi possiede (ma ancora non lo sa).
Ho imparato che tutti siamo diversi e unici e che, rimanendo nella propria autenticità si ottengono grandi risultati sia in campo professionale che personale. Coltivando e facendo emergere ciò che funziona nella nostra vita, avviene quella che a me piace chiamare magia.
Ti rendi conto che le cose iniziano a girare e tutto attorno a te a trasformarsi. Vedi chiaramente ciò che sta capitando e con consapevolezza impari ad interagirci facendo in modo, tassello dopo tassello, di creare ciò che veramente vuoi.
Chi ha vissuto sulla propria pelle, questa mutazione sa per certo che non capita “a caso”: è frutto di esperienza, apprendimento e sulla capacità di saper usare quanto si è appreso, adattandolo alla propria personalità ed ai propri obiettivi.
Formarsi una vita intera senza mettere in pratica ciò che si ha imparato, non ha senso e non serve a nulla. Ci sono persone con tre lauree che non si sono mai affacciate nel mondo del lavoro perché “non si sentono ancora all’altezza”, oppure over 40 che “siccome non hanno praticato più di tanto” si sentono di etichettarsi come “apprendisti” e automaticamente sminuirsi.
Per trasmutare il nostro sapere in uno strumento affidabile è necessario capire ciò che vuoi e sviluppare conoscenza e gli approfondimenti.
Sei curioso di sapere come si fa?
Hai voglia di provare? Creerò un percorso su misura per te.
Scrivimi! Troverai i miei riferimenti nella sezione Contatti.
Dite la verità, anche voi, solo a leggere il titolo, il ritmo del vostro cuore ha iniziato ad accelerare, un ricordo flash di una discussione spiacevole è riaffiorato nella vostra mente, forse uno scontro che percepite ancora irrisolto. Sentite il desiderio di parlare con la o le persone in questione, di risolvere “il problema”, di capire …. Ecc …
Ma è veramente ciò che volete?
Volete veramente risolvere e riappacificarvi, oppure cercate solamente un nuovo scontro, per far emergere e imporre la vostra ragione?
Questo è un punto focale.
La maggior parte delle persone comunica, non per “risolvere” o “capire”, ma solo per imporre all’altro la propria idea/volontà volgendo uno sguardo esclusivamente soggettivo. L’osservazione oggettiva di una situazione, può aiutare ad ampliare le proprie vedute e capire cosa è soprattutto come “far pace” in primis con se stessi e poi con l’altro.
Vi elenco qui di seguito alcuni spunti di riflessione. Cercate di capire come risuonano in voi e successivamente mi piacerebbe avere un riscontro concreto da parte vostra, per sapere cosa e se vi ha “smosso” qualcosa dentro di voi.
Sapete, parlando nello specifico di conflitti nella coppia, posso dirvi che sono fisiologici: nascono dalla necessità di dover far camminare assieme due personalità opposte, con abitudini, volontà, idee, convinzioni e bisogni diversi.
I momenti in cui fare delle scelte, sono molteplici: dal programma in tv, da cosa mangiare, come gestire i figli, dove andare in vacanza ecc
La differenza sta da come si decide di vivere e gestire il momento del conflitto.
Quest’ultimo può essere propositivo se si trova una strada comune da seguire, o disfattista se lascia sensazioni sgradevoli.
La chiave sta nel capire cosa veramente si vuole e cosa sia possibile in quel momento per il singolo e per la coppia.
Mi permetto di elencare qualche consiglio per portare la comunicazione in un’ottica costruttiva:
Messaggi di apertura: parlare di come si sta in quel momento – evitare di additare/accusare o inveire sull’altro, ma riconoscere il proprio sentimento e comunicarlo . es: “quando ti parlo ho bisogno che mi guardi in viso, altrimenti non mi sento ascoltata/o”.
Evitare critiche e ironie: parlare sempre di se stessi comunicando come oggettivamente stanno le cose, senza fare allusioni, ma esempi concreti.
Ricordare fatti felici e cose che hanno funzionato: ti ricordi quella volta che quando sono rientrata a casa ero così stanca che hai pensato tu alla cena? In quel momento mi sono sentita accolta e capita. Questa modalità di comunicazione, consente un’apertura mentale e da valore alla persona .
Fare una pausa di silenzio quando si è in collera: parlare quando si è arrabbiati/delusi/amareggiati, non aiuta ad essere obiettivi. E’ consigliabile dire: “In questo momento non sono in grado di parlare. Ho bisogno di stare sulle mie, calmarmi e distrarmi. Quando sarò tranquillo/a e anche tu nuovamente pronto/a, potremmo parlare. Se non si fa così si ottiene solamente il risultato opposto, cioè quello che in neuroscienze è conosciuta come “reazione di attacco e/o fuga” (l’amigdala, che è una parte specifica del nostro cervello, da l’impulso di scappare o di attaccare perché ci si sente minacciati ed in pericolo).
Sotterra l’ascia di guerra e prediligi la pace: lo scontro va bene purché sia costruttivo e non di attacco. Ricorda che quando qualcuno si sente accolto, si ammorbidisce e fa cadere le difese. Evita l’impulsività e prediligi la riflessione.
Valutare entrambe le realtà scrivendole: La verità spesso sta nel mezzo, ed in mancanza di obiettività tutto risulta più confuso. Analizzando bene la situazione senza giudicare, capendo realmente ciò che si vuole, si possono far emergere risorse interne che non si sapeva nemmeno di avere. Entrambi hanno la propria verità e, comunicando con l’intendo di comprendere l’altro, aiuta a dare il giusto spazio a tutti.
Cose importanti da valutare:
Ritagliarsi del tempo per stare assieme condividendo ciò che piace, chiarire le proprie volontà, attuare una comunicazione efficace guardandovi, osservandovi, con l’intento di capire realmente l’altro non con la volontà di “far finire presto la conversazione”, se non si capisce qualcosa, continuare a fare domande fino a che non si arrivi a capire la reale visione dell’altro, senza giudicare.
Affidati a me e creerò un percorso adatto a te, seguendoti stando comodamente seduto davanti al tuo computer.
Troverai i miei riferimenti nella sezione contatti, oppure cliccando sul tastino dedicato a Whatsapp, potrai inviarmi un messaggio istantaneo.
Sarò felice di poter essere la tua guida e, se non lo hai ancora fatto, t’invito a leggere anche i miei precedenti post 🙂
Il coach è un professionista che, grazie alle sue abilità accompagna una persona nel suo percorso di crescita personale e professionale, l’aiuta a fare il punto della situazione ed a sviluppare performance partendo dalle sue capacità già presenti.
La prima P sta per Personal: in questo caso, una figura professionale che accompagna la persona nel suo percorso di esplorazione di sé, per capire ciò che vuole veramente e quale strada sia possibile per lei in quel momento.
La seconda P sta per Parent: in questo caso, il coach è sempre un professionista che si occupa di aiutare i genitori a creare un percorso familiare consapevolmente equilibrato per sé e per i propri figli.
Fondamentalmente, per entrambe le figure, si tratta di far emergere la parte #migliore di sé stessi, per affrontare con consapevolezza la vita di tutti i giorni, attingendo dalle proprie risorse.
Diventare genitori è un percorso affascinante che inizia molto prima dell’arrivo al mondo del nuovo nato.
Inizia nel momento in cui l’idea di diventare genitore s’instaura all’interno dei pensieri di una persona, nelle sue fantasie, in quello che pensa, nei suoi timori, nel suo vissuto, nelle sue convinzioni, nelle sue emozioni.
Con l’arrivo della creatura si materializza nella realtà, il prodotto dei suoi pensieri creati fino a quel momento.
Da qui inizia la vera avventura tra immagine e realtà.
Quando ci si trova ad avere molti dubbi, quando si perde l’orientamento dentro se stessi, ci si sente disorientati, spaesati, con molta confusione in testa.
Il mio ruolo di P&P Coach serve a genitori e alle persone in generale, a trovare la propria via e la forma della loro #autenticità per proseguire nella vita in modo #coerente e pratico con estrema #chiarezza .
Sfrutta ora la possibilità di aprire una consulenza con me, seduto/seduta comodamente a casa tua.
Sarò felice di crearti una consulenza personalizzata.
Troverai i miei riferimenti nella sezione contatti.
Oggi pomeriggio stavo uscendo di casa con i miei figli. Ci rechiamo tutti in ingresso per mettere le scarpe e, ad un certo punto, mi figlia piccola inciampa sullo zaino scolastico lasciato fuori posto da mio figlio grande.
Mia figlia ha iniziato a dire: “Ehi, ma chi è che ha lasciato qui lo zaino?! E’ colpa sua se sono inciampata e caduta!!” e mio figlio ha risposto: “Lo zaino l’ho lasciato io li, ma se sei caduta è colpa tua che non guardi dove vai!“
E quindi? Chi è che ha colpa?
Ovviamente, siamo tutti pronti a dare la colpa a qualcuno al di fuori di noi, senza renderci conto che in realtà la colpa non è di nessuno, ma è tutta una questione di responsabilità.
C’è una bella differenza tra la definizione di colpa e quella di responsabilità.
Colpa: Atto o comportamento che implica conseguenze dannose verso individui o la comunità
Dizionario Treccani
Responsabilità: può essere definita come la “possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione”
Wikipedia
Non vi sentite più leggeri anche voi?
Ha molto più senso prendersi la responsabilità di un proprio comportamento, facendo in modo di correggerlo al fine di creare armonia con chi ti sta attorno, piuttosto che creare una situazione spiacevole dove qualcuno dall’esterno, possa darti “la colpa” per qualche cosa che hai fatto.
Ciò che voglio dirti con questo messaggio, è di prenderti la responsabilità del tuo benessere, facendo in modo di diventare quello che sei e non tutto quello che vuoi o che immagini di voler essere o, peggio ancora, diventare quello che gli altri vogliono.
La trasformazione fa parte della nostra natura. E’ la parte inibitoria che ti fa rimanere bloccato a lungo senza darti modo di evolverti, perché “chissà cosa può succedere se cambio! Sto tanto bene cosi!” E invece no, non è vero. Non si sta bene senza trasformazione, altrimenti il desiderio di farlo non continuerebbe a bussare alla tua porta.
Evoluzione non è cambiamento: è trasformazione. C’è una bella differenza! Parti esattamente da come sei, per aggiungere valore a te stesso, riconoscendo le tue potenzialità: ma sei solo tu che puoi darti la forza di affrontare questo percorso.
Per domande e/o approfondimenti, scrivimi. Troverai i miei riferimenti nella sezione contatti. Creerò un percorso adatto a te, seguendoti comodamente seduto davanti al tuo computer. Sarò felice di poter essere la tua guida e, se non lo hai ancora fatto, Se non lo hai ancora fatto, t’invito a leggere anche i miei precedenti post 🙂
l’Istat, in collaborazione con ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia, ha avviato un’indagine vedrà coinvolte circa 2000 strutture campione in tutta Italia.
È emerso che l’emergenza Covid 19, continua a mettere a dura prova anche i servizi educativi per l’infanzia (0-3).
Gli educatori devono adattarsi cercando di offrire gli stessi insegnamenti antecedenti al Covid, senza tralasciare nulla.
Sono nuove abilità che noi educatori abbiamo dovuto far emergere in noi, rinventandoci dando il massimo per i nostri piccoli e per i loro genitori.
Molti di noi si sono messi in discussione, cercando di capire se fosse ancora il mestiere giusto: alcuni hanno abbandonato la nave, lasciando spazio a nuove risorse, che hanno potuto dare un valore aggiunto alla collaborazione educativa in essere.
È in questa “crisi” che si sono viste le reali capacità di ognuno di noi educatori, portando nuovi progetti per ottenere sempre il massimo dell’apprendimento, partendo dalle cose semplici che avevamo a disposizione in questi momenti.
Sono Silvia Martinello, da molti anni svolgo la professione di educatrice infantile, e nel mio cammino esperienziale, tra i vari corsi di aggiornamento, ho deciso di prendere l’abilitazione ai sensi dell’art. 4, L. 4/2013, per operare come mediatrice/coach. Oltre all’educazione, ho sempre avuto un amore profondo per la consulenza genitoriale: oltre che delle “mie” piccole creature, adoro prendermi cura anche dei loro genitori, guidarli nel loro cammino nel trovare la soluzione più adatta a loro in quella determinata fase di vita.
Nella mia esperienza, la collaborazione tra educatrice e genitore, è l’arma vincente per dare un valido supporto nella cura e nella crescita di un bambino, sopratutto nella prima infanzia, dove si costruiscono le prime e importanti fondamenta.
Aiuto i genitori a capire come possono allineare serenamente la loro vita di tutti i giorni, con la loro nuova dimensione.
Ho creato un apposito corso intitolato: Accompagnami a crescere. Vado molto fiera di questo progetto sia per il profondo lavoro che c’è stato per crearlo, sia per l’ottimo riscontro che ho avuto. Ci sono stati molti genitori che poi, si sono rivolti a me anche per ottenere risultati migliori in altre situazioni di vita, al di fuori dell’essere genitori.
[….Quando “il polverone” mentale presente nella testa, si deposita sul fondo e lascia filtrare la luce, ti viene come una illuminazione: improvvisamente tutto risulta più chiaro e comprensibile, e finalmente la ruota inizia a girare nel modo giusto. Grazie! …. ]
[…non pensavo che bastasse così poco per avere maggiore chiarezza dentro di me…]
[… Io e mio marito ti siamo grati per l’aiuto che ci stai dando. Stiamo ottenendo ottimi risultati educativi con i nostri figli ed il nostro clima familiare è notevolmente migliorato …]
Ho voluto consapevolmente citarvi qualche messaggio che mi è arrivato, proprio per farvi capire i risultati ottenuti dalle persone e dai genitori che hanno scelto di affidarsi a me.
Puoi fissare un consulto con me scrivendomi direttamente. Troverai i miei riferimenti nella sezione contatti.
E come dico sempre alle persone che mi scelgono: il miracolo lo fate voi non io. Il mio compito è quello di far emergere la parte migliore di voi che è ancora nascosta.